Il ciclo emotivo del cambiamento

Il ciclo emotivo del cambiamento

Quando decidi di intraprendere un percorso verso un nuovo obiettivo, inevitabilmente ti troverai ad attraversare le 5 fasi del Ciclo Emotivo del Cambiamento.

Conoscere in anticipo gli stati emotivi che caratterizzano queste fasi, può aiutarti a gestire, e fronteggiare con consapevolezza, gli ostacoli che potresti incontrare nel cammino verso la realizzazione del tuo intento.

Sono rimasta a lungo davanti alle montagne russe: vedevo che la maggior parte delle persone ci saliva in cerca di emozioni, ma quando i vagoncini cominciavano a muoversi, tutte avevano una paura tremenda e chiedevano di fermare la corsa. Che cosa vogliono? Se hanno scelto l’avventura, non dovrebbero essere preparate ad arrivare sino alla fine?

Paulo Coelho, Undici minuti.

Nell’articolo precedente, ti ho parlato dei principali fattori di resistenza che si possono incontrare quando si decide di affrontare un cambiamento.

Oggi, invece, voglio parlarti del Ciclo Emotivo del Cambiamento, ovvero di una serie di fasi che tutti ci troviamo a vivere nel momento in cui decidiamo di cambiare.

A tal proposito, ti chiedo di fermati e di riflettere su cosa hai provato l’ultima volta che hai deciso di cambiare qualcosa nella tua vita.

Magari hai dovuto cambiare lavoro, casa, città, o hai deciso di fare qualcosa di nuovo, ripensa a una qualsiasi di queste esperienze.

Sarai d’accordo con me nel riconoscere che, il processo di cambiamento, è stato un percorso fatto di alti e bassi, un po’ come le montagne russe.

Un cammino costituito da diversi stati emotivi che di volta in volta hai dovuto provare e che, magari talvolta, ti hanno fatto abbandonare il tuo scopo.

Cosa provi quando decidi di affrontare un cambiamento?

Nell’Annual Handbook for Group Facilitators del 1979 due ricercatori americani, Don Kelley e Daryl Conner, parlarono per la prima volta di Emotional Cycle of Change (Ciclo Emotivo del Cambiamento).

Nei loro studi i due ricercatori notarono che la maggior parte degli individui, che avevano deciso volontariamente di cambiare qualcosa, avevano attraversato una serie di fasi emotive comuni.

Il modello del Ciclo Emotivo del Cambiamento, elaborato da Kelley e Conner, è costituito da 5 fasi nelle quali sono descritti gli stati emotivi che si incontrano durante questo tipo di percorso.

Il Ciclo Emotivo del Cambiamento

Osserva questo grafico che descrive le 5 fasi.

Come puoi notare già a uno sguardo veloce, il disegno ha un andamento fatto di alti e bassi come ti dicevo prima.

Questo grafico rappresenta molto chiaramente quello che ti aspetta: la gestione di diversi stati emotivi in funzione della fase in cui ti trovi.

Capire il funzionamento di queste fasi è utile per comprendere le tue risposte emotive e utilizzare di volta in volta le strategie necessarie.

Vediamo ora nello specifico le 5 fasi e dei piccoli suggerimenti utili per affrontarle al meglio:

Fase 1: Ottimismo ingiustificato

Anche detto l’entusiasmo iniziale.

Fondamentalmente non hai ancora fatto niente di concreto, per questo è un ottimismo ingiustificato, ma la sola idea di quello che ti aspetta è capace di donarti una grande energia.

Purtroppo è una fase breve, ma la motivazione è alle stelle e ti fa sembrare che tutto sia possibile.

Questo stato d’animo è molto funzionale se usato per la partenza del tuo percorso: sfrutta l’alta motivazione che provi per stabilire gli obiettivi e i passi del tuo cammino, chiarezza e determinazione sono fondamentali per iniziare!

Strategia fase 1: scrivi una lista dettagliata di tutti i benefici che otterrai intraprendendo questo cammino e impegnati a essere costante.

Tieni la tua lista sempre a portata di mano, ti servirà nei momenti difficili!

Fase 2: Pessimismo giustificato

È il momento in cui ti trovi faccia a faccia con la realtà, magari le prime difficoltà e gli ostacoli che puoi incontrare lungo il tuo percorso.

Gli impedimenti che incontrerai potrebbero causare frustrazione, allo stesso modo l’assenza di risultati immediati potrebbe indurti a mettere in dubbio ogni impegno preso con te stess*.

Alcuni chiamano questa fase “valle della disperazione”, infatti se osservi il grafico, noterai un repentino abbassamento della curva.

A livello emotivo in questa fase spariscono la motivazione e l’entusiasmo iniziali e iniziano a farsi presenti tutta una serie di convinzioni limitanti e pensieri negativi che inducono molti ad abbandonare l’impresa.

La fase del pessimismo giustificato in realtà è molto utile, perché può essere usata come momento di messa a punto delle strategie necessarie per andare avanti, una sorta di punto di svolta nel tuo cammino.

Strategia fase 2: cerca dentro di te la forza di volontà necessaria per agire strategicamente, devi proseguire e non lasciare che le tue convinzioni ti fermino!

Ti consiglio di leggere il mio articolo in cui ti spiego come ottenere convinzioni potenzianti, in questa fase è davvero necessario!

Fase 3: Realismo incoraggiante

Forse la fase più importante di tutto il percorso.

Entrare in questa fase significa aver superato il pessimismo della fase 2.

Grazie a tenacia e determinazione, puoi iniziare a vedere la realtà per quella che è: riconoscerai che il tuo percorso richiede tempo e fatica, ma potrai trovare gli strumenti necessari ad affrontarlo.

Concretezza e organizzazione sono il segreto per gestire questo momento, concentrati su un passo alla volta.

Strategia fase3: dividi il tuo percorso in piccole tappe, impara a ragionare in termini di traguardi giornalieri.

La soddisfazione nell’aver raggiunto dei piccoli traguardi ti sarà utile sia per gestire meglio le difficoltà, sia per costruire un atteggiamento positivo che ti sosterrà nel continuare il tuo cammino.

Fase 4: Ottimismo giustificato

Quando riuscirai a restare focalizzato sui singoli passi quotidiani, e a venir fuori dalla “valle della disperazione”, inizierai presto a toccare con mano dei risultati.

Vedere i tuoi progressi ti porterà ad avere più fiducia nel percorso scelto e più coraggio nell’oltrepassare altri ostacoli.

Così, avrà inizio la fase dell’ottimismo giustificato, quella che ti condurrà al traguardo finale.

Strategia fase4: i risultati ottenuti ti aiuteranno ad avere fiducia nel percorso scelto, per rendere stabile questa trasformazione aiuta gli altri.

Sì, hai letto bene.

È il momento di aiutare altre persone che come te si sono incamminate verso un cambiamento, diventa un esempio, un punto di riferimento anche per loro.

Condividi le esperienze e le emozioni che hai vissuto, farà bene sia a te che a chi ti sta ascoltando.

Fase 5: Conclusione

Il ciclo si conclude quando l’idea iniziale di cambiamento è ormai diventata realtà.

Strategia fase5: è arrivato il momento di festeggiare, di celebrare il tuo cammino e riconoscere i tuoi meriti!

Riconosci i tuoi meriti e sii grat* per tutte le esperienze che ti hanno condotto al tuo traguardo finale.

Questo ti aiuterà ad instaurare un circolo virtuoso necessario per affrontare nuove sfide.

Hai maturato l’esperienza per affrontare nuovi cambiamenti!

Ora che conosci le fasi emotive, che potresti incontrare, quando scegli di cambiare qualcosa nella tua vita, hai tutti gli strumenti necessari per muoverti verso la giusta direzione.

Certo, come ti ho già detto, seppure non avvenga crescita senza cambiamento, cambiare è davvero difficile.

Ecco perché non devi mai esitare a chiedere aiuto qualora una di queste fasi fosse troppo pesante o impossibile da superare.

Se senti la necessità di chiarimenti, o hai dubbi e perplessità puoi scrivermi tramite la pagina Contatti di questo sito, sarò ben lieta di risponderti.

Inoltre, se vuoi, puoi seguire le mie pagine Facebook –  Dott.ssa Mariangela De Rogatis –  e Instagram – @balance_psi – dove troverai consigli e spunti per il tuo benessere psicofisico.

Ricorda:  È sempre il momento giusto per prendersi cura di sé, sentirsi meglio si può!

Grazie e a presto!

Dott.ssa Mariangela De Rogatis, Psicologa-Psicoterapeuta

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