Genitori e figli: l’importanza del buon esempio.

Genitori e figli: l’importanza del buon esempio.

  • Genitori e figli l'importanza del buon esempio

Ti sei mai chiest* quanto i tuoi gesti e i tuoi comportamenti possono influenzare i tuoi figli?

Continua a leggere per scoprire l’importanza del buon esempio nella relazione tra genitori e figli.

La parola convince, ma l’esempio trascina. Non ti preoccupare se i tuoi figli non ti ascoltano, ti osservano tutto il giorno.

Madre Teresa di Calcutta

Essere genitori: il mestiere più difficile del mondo e il dono più bello che si possa ricevere dalla vita!

Essere un buon genitore: l’impegno di ogni mamma o papà e la loro più grande preoccupazione.

Ma come si fa a essere dei buoni genitori?

Certamente, questa, è una domanda difficilissima, cui rispondere.

Forse, non c’è una risposta esatta.

Perché è il manuale del perfetto genitore che non esiste, come non esistono regole o principi validi per tutti.

In realtà, il segreto è semplicemente fare del proprio meglio, accettando che non esiste il genitore perfetto e ricordandosi di essere un buon esempio per i propri figli.

Infatti, i figli osservano tutto e imparano più dal comportamento dei genitori, che dalle loro parole.

Per tanto, dare loro il buon esempio è il dono più grande che puoi fare per la loro crescita.

Modeling: cosa significa?

In psicologia questa caratteristica si chiama modeling.

Il primo a parlarne è stato lo psicologo canadese Albert Bandura (1925), il quale ha dedicato gran parte del suo lavoro alle teorie dell’apprendimento sociale.

Con il termine modeling s’intende una modalità di apprendimento, che si fonda sull’osservazione di un modello di riferimento, con conseguente riproduzione del suo comportamento (Bandura, 1969).

Attraverso le sue ricerche, Bandura, dimostrò che tale capacità dell’essere umano è particolarmente spiccata nei primi anni di vita.

Vale a dire che i bambini, da subito, apprendono gran parte dei loro comportamenti e atteggiamenti, osservando e imitando i loro modelli di riferimento: i propri genitori.

Infatti, maggiore è l’identificazione che l’osservatore percepisce con il suo modello, maggiore è la capacità di ripeterne le azioni.

Spesso i genitori cercano in tutti i modi di “correggere” i propri figli, imponendo regole, con rimproveri o imposizioni.

Tuttavia, molti comportamenti che hanno i figli possono essere frutto di stimoli e atteggiamenti che hanno acquisito osservando il mondo che li circonda.

I bambini sono naturalmente portati a imitare gli adulti, li studiano e li osservano, ne copiano gesti e modi, ne assimilano persino parole, espressioni e gestualità.

Tutto ciò che osservano, può contribuire a formarne il carattere.

Gli adulti – genitori in primis, ma anche nonni, fratelli e sorelle maggiori, o altre figure di riferimento – e i loro modi di fare o esprimersi influenzano non solo i loro gesti e comportamenti, ma anche il loro modo di vedere e percepire il mondo.

Infatti, il modeling, non è solo una forma di apprendimento, ma è anche una modalità per esprimere senso di appartenenza a un gruppo.

Imitando gesti e parole di un genitore, il bambino gli sta dicendo:

 “Vedi sono come te, appartengo al tuo gruppo”.

I bambini costruiscono la loro personalità e il loro mondo emotivo giorno dopo giorno, quindi, è fondamentale porre attenzione ai nostri comportamenti e alle nostre parole, che diventano nutrimento quotidiano per la loro mente.

A che età un* figli* inizia a imitare gli adulti?

Davvero molto, molto presto.

Per quanto riguarda i movimenti facciali, ad esempio, l’imitazione avviene già nei primissimi mesi di vita.

Mentre, dopo i sei mesi, cominciano i primi comportamenti consapevoli, come riconoscere la sensazione di benessere provata tra le braccia materne.

Poi, sarà dopo i 20 mesi, che il/la bambin* intraprende l’imitazione vera e propria.

In altre parole, è come se, sin dal primo istante di vita, iniziasse a immagazzinare informazioni e a fissare nella sua mente schemi di pensiero e azioni, che creeranno la base su cui costruirà la sua personalità.

In questi frangenti, il ruolo del genitore – o dell’adulto di riferimento- è fondamentale, perché deve guidare il/la bambin* nello sperimentare situazioni ed emozioni, sostenendol* nel costruire la propria sicurezza.

I bambini apprendono così, dall’ambiente in cui crescono, i primi modelli di comportamento, che poi da adulti andranno a formare il loro sistema di credenze e le loro convinzioni.

Puoi ben intuire, quanto essere un buon esempio per i propri figli sia importante per la loro vita da adulti, e come può influenzare la loro autostima e capacità di affrontare le difficoltà.

Genitori e figli: l’importanza del buon esempio.

Cari genitori, immagino che sentirsi dire “devi essere di buon esempio per i tuoi figli” vi carichi di qualche ansia, giusto?

Tranquilli, in realtà, non è così difficile.

Essere un buon esempio non significa essere perfetti!

La perfezione non esiste, e inseguirla a tutti i costi, il più delle volte, è davvero deleterio.

Innanzitutto, ciò che conta è impegnarsi nel dare il buon esempio, anche quando si sbaglia, o ci si trova ad affrontare le difficoltà.

Pertanto, un* bambin* che vede i suoi genitori sbagliare, ma imparare dai propri errori e affrontarli con resilienza, avrà ricevuto il migliore degli esempi.

Vi elenco qui, alcuni suggerimenti su cosa può davvero essere di buon esempio per i figli:

– Rispettare le regole: non puoi chiedere a tu* figli* di non buttare le carte a terra se vede farlo a te.

La coerenza tra quello che chiedi ai tuoi figli e ciò che loro vedono fare a te è fondamentale, sei il loro punto di riferimento, sii credibile.

Provare a non urlare: mantenere la calma, anche nei momenti più stressanti, gli mostrerà come gestire la rabbia senza perdere il controllo.

Mostrare ai propri figli una buona gestione degli stati emotivi, è un insegnamento molto importante.

Infatti, saper riconoscere le emozioni li renderà adulti capaci di affrontare le situazioni stressanti senza perdere il controllo.

Tollerare la frustrazione: sbagliare è umano, reagire in modo sano agli errori è fondamentale.

Insegnare ai bambini che gli errori possono trasformarsi in opportunità, renderà loro adulti emotivamente stabili e resilienti.

Essere empatici: parlate apertamente delle vostre emozioni, mostrate come verbalizzare le emozioni, a dare loro un nome.

Solo così i figli potranno imparare a riconoscere i propri stati d’animo e quelli degli altri. 

Sviluppare l’intelligenza emotiva, già da bambini, offrirà loro la possibilità di avere delle solide basi su cui costruire la propria autostima e senso di autoefficacia.

Essere affettuosi: siate affettuosi tra voi davanti ai vostri figli, mostrate loro l’amore che provate l’uno per l’altra, così capiranno cosa significa amare ed essere amati.

Sentirsi amati e vedere i propri genitori amarsi, avrà un enorme impatto sulla loro capacità di costruire relazioni sane e solide da adulti.

Conclusioni

Mille regole, mille parole, rimproveri o urla, non servono a nulla se il tuo comportamento non è coerente con quello che chiedi ai tuoi figli.

Come genitore, sei un modello di riferimento.

Di conseguenza, hai il compito di accompagnarli durante la crescita e dare loro tutti gli strumenti necessari per affrontare le diverse situazioni che incontreranno durante la nel corso della vita.

Bene, con la promessa di tornare a parlare al più presto del meraviglioso mondo genitori e figli, per ora mi fermo qui.

Se senti di avere dubbi o domande riguardo al rapporto con i tuoi figli, non esitare a chiedere aiuto.

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Ricorda:  È sempre il momento giusto per prendersi cura di sé, sentirsi meglio si può!

Grazie e a presto!

Dott.ssa Mariangela De Rogatis, Psicologa-Psicoterapeuta

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